Sito della nostra famiglia e dei nostri amici.

E' solo l'inizio, speriamo di un lungo viaggio, che pensiamo di arricchire anche grazie al tuo contributo…!

Per il momento accontentati solo della cronaca delle mie gare ma presto troverai…gli episodi che Tiziana, Martina, Ludovica e Vincenzo vivranno, un modo per accorciare le distanze e per condividere con te le emozioni, le gioie e le esperienze che quotidianamente viviamo.

27 marzo 2011 - Monterotondo

Campionato Regionale Primaverile di Nuoto
I prova qualificazione vasca 50mt
Monterotondo (RM), 27 marzo 2011

Con l'arrivo della primavera, cominciano anche le prove primaverili di nuoto che preparano i nostri ragazzi fino all'ultimo sforzo delle finali nazionali previste per l' 11 e 12 giugno.
Si comincia con la prima prova di qualificazione a Monterotondo...una piscina da 50m che Martina non ama tanto. Le gare sono di pomeriggio e partiamo insieme ad una sua amica Camilla, ranista, e al suo papà, dopo circa un'ora di viaggio e con l'aiuto del Tom Tom troviamo l'impianto e puntuali come svizzeri alle 14,00 le ragazze cominciano la fase di riscaldamento, mentre io e Maurizio, papà di Camilla, ci siamo meritati un buon caffè.
Martina é iscritta alle gare dei 100 SL con l 'ottavo tempo di 1'18"00 e con il terzo tempo nei 50 dorso 40,8. I giorni precedenti le gare imprecava per le cattive partenze a dorso ed era vistosamente preoccupata perché in allenamento non riusciva a fare i tempi desiderati.
Anche in  questo caso si parte prima con le gare dei 100 SL e nella batteria finale gli viene assegnata la quarta corsia ...la partenza é buona anzi ottima rimane incollata alle prime quasi fino ai 50, poi nella vasca di ritorno cede qualcosina e il crono si ferma a 1'20" netti...
Nell'altra gara 50 dorso, pur essendo la sua specialità é in terza corsia,  paga un pò la partenza e il finale dove negli ultimi metri si gira sotto le bandierine facendole perdere qualcosina di troppo, arriva quinta, ferma il cronometro in 42"  e si  qualifica per la finale regionale di Maggio.
Un pò di cattiveria agonistica l'avrebbe sicuramente aiutato, ma il lavoro svolto in questi mesi di scuola e di nuoto, accumulando fatica e ansia, ha sicuramente inciso sulla sua prestazione.


Ma la giornata non è finita perchè tutti di corsa andiamo ad una festa di compleanno dove ci aspettano Tiziana e Ludovica...




Maratona di Roma 2011

Domenica 20 marzo si è corsa la diciassettesima edizione della Maratona di Roma, non a caso indicata anche tra le più belle d'Italia e ormai anche tra le più partecipate al mondo.

Uno spettacolo unico correre sulle strade dove i "Romani" hanno scritto la storia,  purtroppo negli ultimi decenni tutti i giorni e in tutte le ore sono prese d'assalto dagli automobilisti, dai centauri, dagli autobus pubblici e dai torpedoni di turisti. Forse i primi a ringraziare di questa giornata di pausa sono proprio i "sanpietrini" che però si vendicano facendo saggiare le loro asperità ai migliaia di maratoneti accorsi da ogni parte del mondo.
La mia gara, parte da non molto lontano...infatti decido di partecipare solo dopo una brillante Roma Ostia e l'obiettivo che mi ero posto era di arrivare entro le 3 ore 40 minuti. Gli ultimi allenamenti mi confortavano, ero brillante e finivo sempre senza sentire una eccessiva stanchezza, grazie ad un amico riesco a trovare il pettorale e sono anche fortunato perchè mi assegnano la terza gabbia, quella nella quale partono tutti coloro che  hanno percorso una maratona entro le 4 ore; anche la presenza dei pacemaker mi conforta in modo di avere riferimenti durante la gara.
Il pettorale che mi viene assegnato è il 6958, ora attendo con impazienza il giorno della gara. Nei due giorni precedenti il solito carico di carboidrati, lavori di scarico, una intensa attività di stretching, una pianificazione dei passaggi ...1 ora 12 Km - 2 ore 24 Km  - 3 ore 36 Km  e poi gli ultimi 6 Km li posso percorrere anche a 6 minuti  al Km per chiudere a 3h e 37', sulla carta i calcoli erano sin troppo semplici, ormai pensavo di essere pronto. La notte precedente la gara non è stata molto tranquilla, un paio di giramenti di testa mi creano un pò di turbamento, ma alle prime luci mi alzo e dopo una buona colazione mi reco al punto di partenza. All'inizio guardo gli altri e ascolto i loro racconti e suggerimenti, " ...nella prima metà le gambe vanno e la testa dice di rallentare, nella seconda metà la testa dice di andare e le gambe rallentano..." , "...questa gara, la Maratona comincia al 37 Km..." un vero e proprio presagio.
Mi vesto, controllo tutto e mi avvio nella gabbia di competenza, mi guardo intorno un pò sorpreso da quanta gente fosse presente e lì davanti al Colosseo tutti in fila in attesa dello start...prima di partire si canta  l'inno d'Italia ma non faccio in tempo ad emozionarmi che sento lo sparo dello start. Decido sin dai primi metri di essere lineare e concetrato dandomi obiettivi parziali ogni 5 Km. Il colpo d'occhio é bellissimo si corre in tanti ed é una bella e piacevole sensazione poter condividere il tuo sforzo con tutta questa gente. I chilometri si susseguono e il crono mi conforta, al 10 Km raggiungo i pacemaker delle 3ore e 45' poi piano piano li distacco e quindi capisco che sarà una corsa da fare tutto da solo, ma non mi spaventa anzi penso che sia meglio perchè in questo modo posso decidere più liberamente il passo che voglio tenere.
La gara fino al 36 Km é perfetta ritmo costante e sensazioni positive, ma appena imbocco via del Corso ho una prima crisi e impreco per quanto sia lunga questa strada che unisce Piazza Venezia a Piazza del Popolo...stringo ancora i denti per superare le asperità dei "sanpietrini" di via del Babbuino, arrivo a Piazza di Spagna e sotto la colonna di Piazza Immacolata mi finisce "la benzina"  comincio a camminare provando un pò di sollievo, ma da quel momento in poi non corro più fino al traguardo ...più camminavo e minore era la voglia di riprendere a correre..il tempo passava inesorabile e vedevo allontanarsi impetuosamente l'obiettivo prefissato...fiumi di persone sopraggiungevano e molte di queste le avevo raggiunte e superate nella prima parte di gara. Arrivo al traguardo in 3 ore 56 minuti e 51 secondi, arrivo sotto le 4 ore magra consolazione, mi viene consegnata la medaglia che in ogni caso mi ripaga dallo sforzo fatto e allieva in parte la mia delusione cronometrica.  Mi allontano e nei giorni successivi la voglia di rivincita  prende posto all'amarezza provata. In ogni caso é una corsa che merita di esser fatta almeno una volta nella vita...ora che la conosco non la voglio evitare ma voglio RIPROVARCI !!!